Guida:
Installazione di un piano cottura a induzione sul ripiano di cucina
(realizzata
dall'utente: Tyco)
Data di
prima pubblicazione: 22 Gennaio 2018
Ultima
revisione: 24 Gennaio 2018
Regole
di base per l'installazione di un piano cottura a induzione
Foro di
incasso nel ripiano:
I piani a
induzione richiedono solitamente un foro di profondità 49cm, contro
i 48cm dei piani a gas.
Ci sono
pochissimi modelli con profondità di incasso 48cm e di solito sono
modelli di fascia bassa, con considerevoli limitazioni e scomodità.
Nella grande
maggioranza dei casi bisognerà quindi provvedere ad allargare il
foro, almeno per la profondità. Se il ripiano è in marmo o pietra,
il lavoro è fattibile anche sul posto da un marmista con le
attrezzature giuste.
Dimensioni
usuali del foro di incasso per i piani a induzione:
Modelli di
larghezza 60cm: profondità 49cm, larghezza 56cm
Modelli di
larghezza 80cm: profondità 49cm, larghezza 75-78cm
Modelli di
larghezza 90cm: profondità 49cm, larghezza 88cm
Queste
misure sono solo le più frequenti. Non c'è un vero standard.
Controllare sui disegni di montaggio di ogni modello.
Di solito è
richiesta una distanza minima di 5 cm fra il foro ed il bordo
anteriore e posteriore del ripiano, ed una distanza di 20-30cm fra il
bordo del piano cottura ed un lavandino (dal lato del ripiano di
appoggio).
Disegno di esempio (fonte: Bosch)
In alcuni casi è possibile installare un piano cottura più largo del modulo del mobile sottostante. Per es. un piano da 80cm sopra un modulo largo 60cm. Se l'operazione non crea problemi ai mobili adiacenti (cassetti, lavastoviglie, ecc...) è possibile scavare una sede sulle pareti laterali del mobile.
Disegno (fonte: Electrolux)
Montaggio
a semi filo, con o senza cornice in metallo (montaggio tradizionale):
E' il
montaggio più diffuso e consigliabile. Non ci sono differenze
procedurali rispetto ai piani a gas, a parte le diverse misure del
foro.
La cornice in
metallo protegge i bordi del vetro da urti accidentali con le
pentole, che possono provocare scheggiature, e nei casi peggiori
spaccature del vetro.
Montaggio
a filo top (senza dislivello fra il vetro e il piano di lavoro):
Solo i
modelli appositi sono montabili in questo modo. Questo montaggio
richiede una fresatura di precisione aggiuntiva, per l'incasso del
vetro. Deve essere eseguita a macchina, di solito in fabbrica in
fase di produzione della cucina.
Eseguire attentamente le istruzioni indicate dal costruttore per
le modalità di sigillatura del bordo, e le misure per la
fresatura.
Disegno di
esempio, con applicazione della guarnizione e silicone lungo la fessura verticale (fonte: Electrolux):
A giudicare
dai disegni sui manuali, i modelli prodotti per incasso a filo top
non sono installabili in modo tradizionale, per ragioni di appoggio
sul ripiano. Fare attenzione prima dell'acquisto o chiedere al
costruttore.
Il montaggio
a filo top presenta alcuni svantaggi non trascurabili:
- In caso di
sostituzione del piano cottura, dopo alcuni anni potrebbe essere
difficile o impossibile trovare un modello con le stesse identiche
misure di incasso del vetro, esatte al mm.
- Su ripiani
in legno potrebbe cedere facilmente la sigillatura lungo il bordo,
provocando infiltrazioni di acqua che gonfierebbero il legno.
- In caso col
tempo si dovesse formare un piccolo dislivello fra il vetro e il
ripiano, le pentole sbeccherebbero facilmente il bordo del ripiano o
del vetro.
Spessore
del ripiano:
Lo spessore
deve garantire che il ripiano non si pieghi sotto il peso del piano
cottura, che va dai 12 ai 26 Kg, a seconda delle dimensioni.
Lo spessore minimo può essere anche di 12mm è sufficiente, ma dipende anche da cosa
c'è al disotto.
I piani a
induzione sprofondano per circa 5 cm al di sotto del loro bordo,
quindi più sottile è il ripiano, più sprofonderà al di sotto il
corpo del piano cottura. Vedere il paragrafo "Areazione".
Trattamento
del ripiano:
Nei ripiani in legno, come nel caso di piani a gas e lavandini, la
superficie di taglio va impermeabilizzata impregnandola con del
silicone (spargendolo con un dito), in modo da impedire infiltrazioni
di acqua e rigonfiamenti conseguenti.
Prima di inserire il piano cottura attendere che il silicone si
asciughi, altrimenti le mollette di ritenuta lungo i bordi del
piano cottura rimarrebbero incollate, ostacolando la rimozione
successiva del piano cottura.
Superficie di taglio impregnata con silicone
Mollette di ritenuta e guarnizione incorporata (se presente)
Sigillatura
del bordo:
NON mettere mai silicone sotto il bordo!
Altrimenti saranno guai per doverlo rimuovere.
Sotto i bordi dei piani cottura è spesso già esistente una
guarnizione apposita, oppure è data a corredo una guarnizione
adesiva a nastro, da applicare manualmente. Se il piano ne fosse
sprovvisto, la si può acquistare nei brico center. E' un articolo
standard per piani cottura e lavandini.
Areazione,
regole generali:
- Sul davanti del mobile deve essere presente una fessura di almeno
2mm (meglio 4 o 5mm) fra il ripiano e il bordo del mobile, sportello
o cassetto che ci sia sotto. Se c'è una traversina che ne coprirebbe
l'apertura, va tolta.
Disegno: fessura e rimozione della traversina, se presente (fonte Electrolux):
Foto (cliccare per ingrandire): Spiraglio anteriore (4-5mm) http://www.recensioni-piano-cottura-ad-induzione-magnetica.it/forum/uploads/1/1_Spiraglio_anteriore_4-5mm.jpg" rel="nofollow">
Spazio areazione
http://www.recensioni-piano-cottura-ad-induzione-magnetica.it/forum/uploads/1/2_Spazio_areazione.jpg" rel="nofollow"> Distanziatore cassetto http://www.recensioni-piano-cottura-ad-induzione-magnetica.it/forum/uploads/1/3_Distanziatore_cassetto_1.jpg" rel="nofollow">
http://www.recensioni-piano-cottura-ad-induzione-magnetica.it/forum/uploads/1/4_Distanziatore_cassetto_2.jpg" rel="nofollow">
In foto la fessura è di 2-3 mm. Per migliorare il raffreddamento ho
aggiunto due spessori di 7mm ai lati del cassetto. Esteticamente si
nota appena, ma la differenza di raffreddamento si sente.
- Sulla parete posteriore del mobile va praticata un'apertura larga
circa 55cm e alta 4-5cm ,per prendere aria da dietro il resto del
mobile, soprattutto nel caso che sotto il piano cottura ci sia un
forno.
Disegno (fonte: Bosch):
Se sotto
c'è un cassetto:
Fra il fondo del piano cottura ed il contenuto del cassetto
dovrebbero rimanere circa 3-4cm di spazio libero.
NON lasciare mai sacchetti di plastica nel cassetto sottostante!
Verrebbero facilmente risucchiati dalle ventole ostruendole e
provocando guasti da surriscaldamento.
Se sotto
c'è un forno:
Il forno deve essere dotato di raffreddamento tangenziale e
dovrebbero rimanere almeno 3-4 cm di spazio libero fra il forno e il
fondo del piano cottura. Se lo spazio lo consente, sarebbe meglio
inserire una lastra di separazione, di metallo o legno, che però
nella parte posteriore non ostacoli il raffreddamento del forno. Piè
separazione c'è fra forno e piano cottura, meglio è.
Per il resto valgono le regole generali.
Disegno (fonte: Bosch)
Se sotto
c'è un mobile chiuso:
Valgono le indicazioni generali per l'apertura di ventilazione
posteriore e anteriore.
Fra il fondo del piano cottura ed il fondo del mobile, devono esserci
almeno 3-4 cm di spazio.
Disegno (fonte: Electrolux)
Montaggio
sopra una lavastoviglie:
Non sarebbe consentito, in quanto rimarrebbe troppo poco spazio di
areazione fra il fondo del piano cottura e la lavastoviglie, ma
soprattutto il vapore che esce all'apertura della portello entrerebbe
facilmente nel piano cottura attraverso le fessure di ventilazione e
creerebbe gravi danni all'elettronica. In caso di guasti in garanzia,
la garanzia potrebbe non coprire.
Se proprio non ci fossero altre soluzioni, è un montaggio da fare a
proprio rischio e pericolo.
Inserimento
del piano cottura:
- Non sostenere mai il piano cottura afferrandolo solo per il
bordo. Afferrare sempre anche il corpo al di sotto.
- Collegare prima il cavo di alimentazione al piano cottura e passare
il cavo dentro il foro. Dopo il montaggio collegare il lato presa.
- Non inserire mai
il piano nella sede agendo da sopra, sostenendolo
per il bordo! Con il grande peso si potrebbe deformare il telaio
e nell'appoggiarlo e si potrebbe arrivare alla rottura del vetro.
- Sostenere il piano cottura con le
mani da sotto il foro, mentre una seconda
persona ve lo passa da sopra, e farlo scivolare delicatamente nella
sede. Ovviamente per l'operazione occorre rimuovere il forno o il
cassetto sottostante, se presenti.
Volendo si riesce anche da soli. Si appoggia il piano parzialmente
sopra il foro, per poi sollevarlo con le mani da sotto il foro, e
spostandolo gradualmente nella sede. Oppure lo si appoggia un po' ruotato supra il foro, in modo che non cada dentro, e poi si infilano le mani da sotto.
Ovviamente bisogna fare attenzione a
non graffiare o danneggiare il ripiano di cucina.
Come rimuovere il piano cottura:
Mai sollevare il piano facendo leva sul bordo!
Si rischia di rompere subito il vetro, soprattutto sui modelli senza
cornice in metallo.
Sollevare il piano cottura sempre agendo con le mani dal di sotto. Rimuovere il forno o il cassetto sottostante, se necessario per l'operazione.
Se il piano fa molta resistenza, può essere che sia stato inserito quando il silicone lungo il taglio del ripiano era ancora fresco e le mollette laterali sono rimaste incollate al ripiano. Infilare una spatola fra le mollette e il ripiano, in modo da separarle.
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